Grazie agli oltre 200 interventi all’anno il reparto di Oculistica dell’Ospedale Flegreo dell’ASL Napoli 2 Nord si pone come un punto di riferimento per il trattamento chirurgico del Glaucoma
Le sale operatorie del Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, DEA di II livello dell’ASL Napoli 2 Nord, sono state al centro di un evento live sulla chirurgia oculistica mini-invasiva, con tecniche non perforanti, per il trattamento del Glaucoma.
Evento organizzato dal Primario di Oculistica Mario Sbordone in occasione della VII edizione del "Glaucoma Day", che ha l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza delle nuove tecniche operatorie per una patologia, che rappresenta la seconda causa di disabilità visiva e cecità in Italia, legata ai danni al nervo oculare conseguenti all’aumento della pressione del liquido intra oculare.
Grazie agli oltre 200 interventi all’anno il reparto di Oculistica dell’Ospedale Flegreo dell’ASL Napoli 2 Nord si pone come un punto di riferimento per il trattamento chirurgico del Glaucoma. Durante l’evento sono stati trasmessi quattro interventi, in diretta, ad una sala convegni gremita di specialisti provenienti da tutta Italia. Oltre al dottor Sbordone, in sala operatoria, si sono alternati i responsabili dei centri chirurgici di Torino, Cuneo e Siena che, grazie a queste tecniche mini-invasive, hanno mostrato come bypassare o riabilitare le strutture filtranti realizzando una nuova via di scarico del liquido intra oculare senza perforare l’occhio.
«Procedure che consentono di evitare il trauma e i rischi di una chirurgia più invasiva che, pur restando ad oggi affidabile, presenta alcuni rischi, mentre le tecniche mini-invasive – prosegue il Primario del Santa Maria delle Grazie - consentono di evitare gran parte dei problemi post operatori, in particolare i bruschi vuoti di pressione all’interno dell’occhio, garantendo al paziente un decorso molto più confortevole».
Alcuni di questi interventi, come gli impianti di microstent angolari, durano in media 15 minuti in un regime di day surgery, decisamente più "leggeri" rispetto a quanto avviene con la chirurgia tradizionale. «Oggi esistono procedure che ci consentono - conclude Sbordone - di arrestare la progressione della malattia, purché ci si arriva con una diagnosi tempestiva». Ha rimarcato l’importanza dell’incontro la dichiarazione del Direttore Generale Mario Iervolino: «L’ASL Napoli 2 Nord è costantemente impegnata sul piano del miglioramento della qualità dei servizi offerti, attività che si salda a percorsi di formazione continua dei nostri operatori come quello odierno. Infatti, è in occasione di questi eventi che è possibile sviluppare al meglio la nostra azione organizzativa».
credits: DottNet.it
Le sale operatorie del Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, DEA di II livello dell’ASL Napoli 2 Nord, sono state al centro di un evento live sulla chirurgia oculistica mini-invasiva, con tecniche non perforanti, per il trattamento del Glaucoma.
Evento organizzato dal Primario di Oculistica Mario Sbordone in occasione della VII edizione del "Glaucoma Day", che ha l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza delle nuove tecniche operatorie per una patologia, che rappresenta la seconda causa di disabilità visiva e cecità in Italia, legata ai danni al nervo oculare conseguenti all’aumento della pressione del liquido intra oculare.
Grazie agli oltre 200 interventi all’anno il reparto di Oculistica dell’Ospedale Flegreo dell’ASL Napoli 2 Nord si pone come un punto di riferimento per il trattamento chirurgico del Glaucoma. Durante l’evento sono stati trasmessi quattro interventi, in diretta, ad una sala convegni gremita di specialisti provenienti da tutta Italia. Oltre al dottor Sbordone, in sala operatoria, si sono alternati i responsabili dei centri chirurgici di Torino, Cuneo e Siena che, grazie a queste tecniche mini-invasive, hanno mostrato come bypassare o riabilitare le strutture filtranti realizzando una nuova via di scarico del liquido intra oculare senza perforare l’occhio.
«Procedure che consentono di evitare il trauma e i rischi di una chirurgia più invasiva che, pur restando ad oggi affidabile, presenta alcuni rischi, mentre le tecniche mini-invasive – prosegue il Primario del Santa Maria delle Grazie - consentono di evitare gran parte dei problemi post operatori, in particolare i bruschi vuoti di pressione all’interno dell’occhio, garantendo al paziente un decorso molto più confortevole».
Alcuni di questi interventi, come gli impianti di microstent angolari, durano in media 15 minuti in un regime di day surgery, decisamente più "leggeri" rispetto a quanto avviene con la chirurgia tradizionale. «Oggi esistono procedure che ci consentono - conclude Sbordone - di arrestare la progressione della malattia, purché ci si arriva con una diagnosi tempestiva». Ha rimarcato l’importanza dell’incontro la dichiarazione del Direttore Generale Mario Iervolino: «L’ASL Napoli 2 Nord è costantemente impegnata sul piano del miglioramento della qualità dei servizi offerti, attività che si salda a percorsi di formazione continua dei nostri operatori come quello odierno. Infatti, è in occasione di questi eventi che è possibile sviluppare al meglio la nostra azione organizzativa».
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